martedì 24 novembre 2020

Le fave e la lungimiranza

I Contadini devono essere lungimiranti. Devono pensare oggi quello che vogliono mangiare tra molti mesi (a volte anni, se pensiamo agli alberi da frutto!).

In una società dove il cibo è disponibile sempre e ovunque, questa "pianificazione" ci tiene attaccati alla terra, alle stagioni e al naturale ritmo della natura.


Prendiamo come esempio le fave: per essere pronte ad aprile-inizio maggio, devono essere piantate intorno alla metà di novembre. In realtà le fave potrebbero essere piantate anche fino a marzo, tardandone quindi la maturazione di settimane. Questo ritardo - abbiamo visto negli anni passati - potrebbe portare la pianta  ad essere attaccata da alcuni parassiti che rendono i bacelli piccoli e neri e gli impediscono di crescere e maturare a dovere.

La fave si piantano direttamente nel suolo, in file distanziate di circa 40-50 cm, lasciando una ventina di centimetri tra i semi all'interno della fila stessa.

Oltre ad essere coltivata a scopo alimentare, la pianta di fave - essendo una leguminosa - apporta azoto al terreno, arricchendolo. Una volta raccolti i bacelli, la pianta può essere utilizzata per il "sovescio" (interramento) oppure essere messa nel compost.

Il terreno dove sono state coltivate le fave sarà ottimo per coltivare piante che, al contrario, hanno bisogno di molto azoto per crescere.

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